
Se io sapessi dove mettere le mani
comincerei a compiere gesti nella stanza e
potrei manomettere le corde di questo violino stridente
per accordare la mia vita col sentimento che ho dentro
se io sapessi quali parole pronunciare
libererei questa voce prigioniera
tirerei fuori tutta la mia forza per poterle dire e gridare se necessario
affinchè questa tortura finisca per lasciare spazio all’aria fresca
se io sapessi dove guardare
mi metterei alla finestra e pregherei tutti gli dei di questo universo
supplicandoli per davvero
per poter avere accanto a me per sempre la luce del mio cuore