Da un lato la visione futuristica dell’uomo nello spazio, dall’altro il ritorno ad un passato dove l’industrializzazione non ha preso il sopravvento.
Doppia visione, di solitudine e pulizia interiore, in un mondo dove tutti si affannano a produrre denari e ricchezze mirabolanti, in realtà resta solo la crudezza della polvere, eterna sull’effimero. L’affanno del lavoro fine a se stesso, della perfezione estetica e dell’illusione di poterci riuscire sempre, la smania di resistere a tutti i costi, anche contro le forze della natura, senza rendersi conto che sono imbattibili. Questa è la follia moderna.
Davanti a tanta grandezza, il genere umano può solo riporre le sue povere armi, e fermarsi ad osservare privo di ossessioni. La natura, nel suo scorrere imperturbabile, tutto supera, e l’uomo può essere solo testimone di questo processo indipendente.
“L’illusione suprema dell’uomo è la sua convinzione di poter fare. Tutti pensano di poter fare… ma nessuno fa niente. Tutto accade.” GEORGE IVANOVITCH GURDJIEFF